Secondo le ultime ricerche le neomamme che allattano al seno il proprio figlio corrono meno rischi di soffrire di depressione post partum.
Ci sono grandi benefici nell’allattare il bimbo col latte materno perchè cresce più in fretta e con più protezioni immunitarie, in più rafforza indissolubilmente il rapporto col nascituro. Ma un altro vantaggio è per la madre perchè pare che allattare aiuta a prevenire la depressione post partum.
A confermare la cosa ci pensa una ricerca dell’Università di Cambridge su circa 14mila madri e pubblicato sulla rivista Maternal and Child Health. Secondo lo studio, nelle donne che allattano il proprio neonato, il rischio della depressione post partum si riduce di oltre il 50 per cento quando iniziano effettivamente a farlo, mentre purtroppo, in quelle che per complicazioni fisiche sono impossibilitate, il rischio raddoppia.
L’allattamento sembra avere un effetto ‘protettivo’ per le madri: un beneficio che aumenta per ogni mese di attività, fino a un anno di durata complessiva. Generalmente, il dieci per cento delle donne soffre di depressione post parto: l’allattamento dei propri bimbi può essere un ottimi alleato per superarla.
Se però la mamma pianifica di allattare al seno e poi in seguito non può farlo per diverse cause (apparente mancanza di latte, ingorghi del seno, mastiti, ascessi, ecc.) il rischio di depressione post partum può aumentare a causa di una forte sensazione di fallimento.
Secondo Maria Iacovou, una delle autrici dello studio, l’allattamento ha un effetto terapeutica nella neo mamma. I benefici sono particolarmente evidenti fino al compimento dell’anno. L’esperta spiega:
“Per coloro che non riescono ad allattare, nonostante i loro sforzi – ha spiegato giustamente la dottoressa Maria Iacovou – vi sono delle conseguenze negative. E queste sono le madri più a rischio, perché subentra una sorta di ‘sindrome del fallimento’. Dobbiamo essere solidali con queste donne e comprendere il loro maggiore rischio di depressione, in modo che i loro amici e familiari le possano sostenere”.